PINOCCHIO 3000

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(2005)
(lungometraggio d'animazione)

Regia di: Daniel Robichaud
Sceneggiatura di: Claude Scasso
Da una stori di: Carlo Collodi

Produttori: Louis Duquet, Philippe Garrell, Jacques Pettigrew, Paco Rodríguez
Produzione: Filmax, Animakids Prods., Pubcaster France 2, CineGroupe
Animazioni: Filmax Animation, CineGroupe
Distribuzione: DNC Entertainment

USCITA ITALIANA: 5 Gennaio 2006

La neonata sezione animazione della spagnola Filmax sembra aver preso il monopolio del premio Goya dedicato proprio ai disegni animati in terra iberica; prima con "El Cid" (2003) e quest'anno con "Pinocchio 3000": nuova produzione e nuovo premio, ovvero un bel binomio. La seconda fatica targata Filmax Animation è una co-produzione tra Francia (Animakids, France 2), Canada (CineGroupe) e Spagna appunto, mentre la realizzazione vede di nuovo protagonista le menti di Santiago de Compostela della Bren Entertainment (coadiuvati dai tecnici Filmax Animation e dallo studio integrato della CineGroupe) di cui una decina di minuti erano stati sfruttati per le scene in CGI del precedente "El Cid".

La storia è sempre quella in linea con l'universale novella di Collodi, di cui troviamo tutti i personaggi, proprio come l'indimenticabile Pinocchio della Disney. Cambiano un po ambientazioni e contesto. Infatti, come si intuisce già dal titolo, ci troviamo in ambito prettamente futuristico, nel 31° secolo, dove umani e robot coesistono pacificamente. Geppetto non è più un falegname ma un ingegnere elettronico che riesce a dar vita alla sua creazioni più grande: un giovane cyborg con lo spirito di un ragazzino (che anche se una macchina, pensa di essere un umano). Da qui iniziano le avventure del giovane Pinocchio attraverso le futuristiche vedute della sua città, insieme agli amici e ai personaggi che riesce ad incontrare nel suo cammino, alle prese con il suo naso "rivela bugie" e con le speranze di diventare un bambino in carne ed ossa. Ritroviamo dunque il "Gatto e la Volpe" in versione meccanica, due mascalzoni in costante bancarotta ma senza le sembianze degli animali a cui si ispirano; troviamo la balena meccanica, la fatina, mangiafuoco e altri personaggi di contorno più o meno nuovi.

Pinocchio 3000 ha tutte le carte per farsi apprezzare dal pubblico di tutto il mondo. La Filmax Animation pondera ogni singolo passo prima di imbattersi in "rischiose" avventure. Ecco dunque che basa il suo primo lungometraggio su una classica leggenda spagnola (El Cid) e il suo secondo (e primo totalmente in CGI) su uno script rodato e conosciuto come la favola di Carlo Collodi. Dimostra con questo di non essere avventata e di preoccuparsi in primis della sceneggiatura, punto fondamentale di una produzione cinematografica. L'adattamento di questa nuova versione del "bambino di legno" (o di circuiti, in questo caso) è stata affidata a Claude Scasso, rodato sceneggiatore francese di serie TV, mentre la regia è stata affidata a Daniel Robichaud, supervisione alle animazioni e tecnico CGI de "Il Re Scorpione" (2002), "K-Pax" (2001), "Titanic" (1997), "Il Quinto Elemento" (1997), alla sua prima regia di un lungometraggio in CGI.

Già dalle prime immagini di "P3k" ci si rende conto dell'alta qualità imposta dalla produzione. Il reparto di modellazione ha avuto un bel da farsi per ricostruire tutti gli ambienti futuristici in cui la storia si svolge e quella quindicina di personaggi principali che ruotano intorno al protagonista, cercando di non risparmiare nurbs e linee per dare più dettaglio possibile a questi ultimi, visti i primissimi piani di cui la regia si serve. Anche il reparto animazione ha egregiamente svolto il suo ruolo. I movimenti sono fluidi e le espressioni e la mimica in generale riesce nell'intento di dare profondità ai personaggi (almeno quelli principali). Le scene risultano coloratissime e le texture dei modelli 3D sono lucidissime e realizzate con colori sgargianti, meno "reali" le texture per la pelle umana che risulta fin troppo cartoonesca, ma di sicuro anche questa una scelta della produzione. Anche il reparto degli effetti speciali ha avuto il suo bel da farsi con i numerosissimi effetti luce, fumo e altri effetti del genere. Chiude la produzione il reparto musicale capitanato
da James Gelfand che ha creato dei buoni temi di sottofondo che accompagnano tutta la pellicola.

Tra i doppiatori, nella versione in lingua inglese, spicca il nome di Whoopi Goldberg nei panni della fatina (chiamata Cyberina per l'occasione). La stessa parte è stata affidata a Platinette per il doppiaggio nell'edizione italiana. La pellicola, costata 8,5 milioni di euro, è uscita a febbraio in Francia e uscirà a luglio in Spagna. La Filmax distribuirà la pellicola nel territorio iberico e in America latina, mentre la CineGroupe si occuperà della distribuzione nel resto del mondo. In Italia il lungometraggio sarà distribuito dalla DNC dal 5 Gennaio 2006.






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